sabato 27 febbraio 2016

Un corso aperto a tutti per scoprire i segreti di Instagram


E’ il social network del momento e forse quello un po’ meno conosciuto rispetto agli altri. Instagram è in forte ascesa come numero di inscritti. La sua forza sta nel fatto di essere basato sulle immagini e come si sa queste hanno un impatto comunicativo molto potente, e ciò può essere un fattore interessante non solo per fini ludici ma anche a scopo di promozione imprenditoriale e aziendale.
Per scoprire tutti i segreti del Social Network la CoopUp di Rovigo, organizza uno specifico workshop aperto a tutti in programma venerdì 11 marzo dalle 15.30 alle 19.30 presso la sede del Coworking CoopUp in viale Porta Adige a Rovigo.
Nello speciale Ponte Radio, in onda questa settimana su Radio Kolbe, presentiamo l’iniziativa con Federico Paralovo, uno dei fondatori ed ideatori di Coop Up Rovigo e con Andrea Bedendo, esperto in comunicazione digitale che sarà il docente del workshop.
«Instagram - ha spiegato Andrea - è un meraviglioso strumento di marketing gratuito per chi vuole promuovere la propria attività sul web. Attualmente raccoglie oltre 400 milioni di utenti ed ogni giorno vengono condivise all'interno della sua piattaforma circa 80 milioni di foto. E' destinato a diventare sicuramente il social network più utilizzato e non si può ignorarne il funzionamento». Al termine del workshop verrà rilasciato ai partecipanti anche un attestato di partecipazione.
Alla fine del workshop ci sarà un aperitivo di networking, durante il quale sarà possibile uno scambio di esperienze tra i partecipanti e chiedere magari qualche delucidazione sugli argomenti affrontati. Per tutte le informazioni e le iscrizioni al workshop si può visitare il sito: www.polesinelab.it oppure mandare una mail a info@polesinelab.it o contattare il numero 331-7878566. 
Federico nel corso dell'intervista ci spiega invece come è nata CoopUp Rovigo e quali sono le attività che stanno mettendo in atto, tra cui numerosi corsi di formazione dedicati agli insegnanti. Tra i prossimi corsi, quello per l'Utilizzo didattico del tablet in programma per il 9 e 10 marzo dalle 16.30 alle 19.30, quello per l'utilizzo della Lim la lavagna elettronica in programma il 15 e 16 marzo ed ancora quello dedicato al Bullismo ed al Cyberbullismo nelle scuole, che intende aiutare gli insegnanti fornendo loro strumenti per attivare percorsi di sensibilizzazione e di prevenzione. Ed infine il 5-6-7 aprile un corso sulla Stampa 3D all'interno delle scuole. 

Ascolta la puntata


Questo il volantino informativo sui corsi di formazione per docenti, organizzati da CoopUp Rovigo 



martedì 23 febbraio 2016

Rovigo aiuta Rovigo con il concerto degli Oro Incenso & Birra


“Rovigo for Rovigo”, ovvero Rovigo aiuta Rovigo. Un aiuto concreto a chi attraversa un momento di difficoltà economica e sociale nella nostra città. Protagonista sarà la musica, quella degli OI&B, Oro Incenso e Birra, famossissima cover band di Zucchero che sabato 16 aprile 2016 alle ore 21.15 si esibiranno al teatro Sociale di Rovigo e lì si vedrà tutta la capacità di Rovigo di aiutare chi si trova in una situazione di difficoltà economica e sociale. 
L’idea è venuta a Sergio Davide Rossi tramite la sua associazione Bandiera Gialla Onlus. Davide, che ci ha illustrato l’iniziativa in radio, non  è la prima volta che organizza eventi di beneficenza di tale portata: «Per diversi anni abbiamo sostenuto tramite l’associazione Medici dell’Alto Adige per il Terzo Mondo, con cui collaborano per alcuni periodi dell’anno anche alcuni medici rodigini, tra cui Sandra Sparesato. In particolare in Etiopia paghiamo un medico che lavora nell’ospedale di Gambo. Oltre a questa associazione, negli ultimi due anni abbiamo sostenuto anche l’associazione Gruppo Missionario di Merano - Un pozzo per la vita che ha costruito un ospedale a N’Dalì nel Benin. Anche lì sosteniamo l’operato di un medico».
Però ad un certo punto Davide Rossi ha voluto fare una iniziativa concreta anche per chi soffre vicino a noi nella città di Rovigo e per questo è nata l’idea di un concerto con cui aiutare le persone in difficoltà a Rovigo ed è nata l’idea di coinvolgere un grande gruppo musicale come gli OI&B: «Li ho giù invitati sette anni fa - ha detto Rossi - ed è stato un pienone, speriamo sia così anche questa volta. Comunque dei 650 posti disponibili, a due mesi dall’evento, solo con il passaparola abbiamo già assegnato circa 400 posti». Per le prenotazioni si può telefonare al numero 347-1183904 oppure al botteghino del teatro Sociale n. 0425/423164. Poi Davide ci ha parlato anche di un altro progetto di beneficenza già in fase avanzata.

Ascolta la puntata 


Questa la locandina dell'evento:

giovedì 18 febbraio 2016

Marmellata#25: un omaggio alla musica di Cesare Cremoni


Si chiamano Marmellata #25 e sono una cover band del cantante Cesare Cremonini. Sono stati ospiti della puntata n. 95 di Polesine Coast to Coast andata in onda lunedì sera. In rappresentanza del gruppo c'erano quasi tutti i componenti: Francesco Bortolini, vocalist e front man, Giulia Pizzardo, corista e chitarrista, GianMarco Guzzon, il tastierista, Roberto Boetto, batterista e Davide Rosestolato chitarrista, assente invece il bassista Jack Barchetta. Tutto è nato durante una serata di karaoke organizzata da Roberto, durante la quale Francesco ha interpretato una canzone di Cesare Cremonini e proprio Roberto è stato particolarmente entusiasmato dall'esecuzione del brano e da lì è nata la proposta di costituire una band dedicata proprio al cantautore italiano. «Il nostro segreto è che siamo proprio un gruppo di amici prima che una band musicale - ha detto Francesco - poi abbiamo con noi il sostegno dell'esperienza di GianMarco che è anche tasteriesta da tanti anni delle Anime in Plexiglas». 
La band è nata alla fine del 2014 poi per un anno circa non ha mai fatto uscite pubbliche, come ha spiegato Francesco, perché volevano arrivare preparati all'appuntamento con il pubblico. 
La prima è stata un debutto tutto casalingo alla "Distilleria" di Cavarzere e l'emozione manifestata dal pubblico è stata grande. Adesso hanno già in calendario numerose date che si possono vedere anche nella loro pagina Facebook e nel loro sito ufficiale www.marmellata25band.com.  La prima delle quali è sabato 27 febbraio all'Isabar di Conche di Codevigo in Provincia di Padova. 

Ascolta la puntata: 








Qui sotto il video della prima parte dell'intervista: 


sabato 13 febbraio 2016

Aldo Rondina ripercorre la storia della nostra diocesi



Inizia la prossima settima su Radio Kolbe una nuova rubrica curata dallo storico locale Aldo Rondina. Con lui in studio ci sarà anche il direttore Don Bruno.  La rubrica sarà un viaggio alla scoperta delle origini della Chiesa di Adria-Rovigo e della diffusione del cristianesimo nel nostro territorio.
Nella prima puntata, Rondina inizia la sua spiegazione partendo dalle origini del Cristianesimo, che nel primo secolo dopo Cristo, si sviluppò in particolar modo nella città di Antiochia, nell'attuale Turchia e che a quei tempi era considerata la terza città del mondo, per grandezza ed importanza, dopo Roma ed Alessandria.
Come spiega Rondina, verso il 34 d.C. ci fu una migrazione di Cristiani da Gerusalemme ad Antiochia, (dove fra l'altro, i discepoli per la prima volta vennero chiamati Cristiani). E' in questo luogo - afferma lo storico polesano - che la Chiesa si apre alle genti. Antiochia è una città dove si svolgono anche importanti scambi commerciali.
In quegli anni  Italia si affacciava sul mare la città di Adria, con il suo porto. Adria allora era un importante "Polis" romana, influente al punto da dare il suo nome a tutto il mare Adriatico che fino a quel tempo si era chiamato Ionio.
Il porto di Adria era utilizzato dai Romani per i loro viaggi in mare e per i commerci, ma questo porto perse di importanza con la successiva creazione del porto di Classe (Ravenna) ed anche a causa del progressivo interramento.
Il Cristianesimo in Italia è quasi sicuramente arrivato via mare più che per le vie terrestri. Quindi da quello che si deduce è che il nostro territorio ha avuto un rapporto molto stretto con l'inizio del Cristianesimo. A differenza delle altre diocesi del Veneto, che hanno un maggiore influsso dalla chiesa di Aquileia, gli storici sono convinti che la nostra diocesi abbia avuto i suoi maggiori influssi e legami con la chiesa di Ravenna. Il legame con questa città infatti risaliva già al tempo degli Etruschi che avevano creato in quel tempo delle vie di collegamento, con dei canali che permettevano spostamenti da nord a sud e che si possono ancora vedere dai rilievi effettuati con la tecnica della fotogrammetria aerea.

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venerdì 12 febbraio 2016

Cinque anni di Radio Volontariato


“Radio Volontariato” compie 5 anni. Il programma dedicato alle associazioni e ai volontari del nostro territorio festeggia il traguardo con una puntata speciale, con protagonisti alcuni dei protagonisti di queste cinque stagioni trascorse negli studi di Radio Kolbe. Una chiacchierata a ruota libera, quella che va in onda nella seconda metà di febbraio, condotta come sempre da Francesco Casoni e Giulia Ranzani del Centro servizi volontariato di Rovigo. Tornano in studio per l’occasione anche i due precedenti conduttori, Denis Maragno e Giulia Martello, affiancati da alcuni ospiti scelti tra i più significativi che hanno preso parte alla trasmissione.
Mattia De Poli, nel 2011, è stato il secondo ospite della trasmissione, allora in veste di presidente dell’Avis comunale di Rovigo. “Oggi ho passato il testimone, ma resto come vicepresidente – racconta – Continua l’impegno dell’associazione per coinvolgere i giovani. Esiste anche un gruppo giovani provinciale”. Valentina Tienghi ha esordito, sempre nel 2011, come esponente di Libera, per tornare in seguito come volontaria in Servizio civile e come volontaria dell’associazione Blu Soccorso: “Continuo a collaborare con l’Anpas, l’associazione delle Pubbliche Assistenze, per un progetto di storytelling”. Un lungo percorso nel Terzo Settore, tra volontariato, studi e lavoro, quello compiuto anche da Federico Paralovo: l’esordio nel 2011 per raccontare Artinstrada, la sua associazione, seguito da numerosi ritorni.
Oggi Federico lavora per Confcooperative e cura, in particolare, il progetto CoopUp per promuovere le “start up” giovanili. Anche i precedenti conduttori hanno fatto nuovi percorsi di vita e professionali nell’ultimo lustro: Denis lavora per una cooperativa sociale ed è nel direttivo della Fiab, l’associazione degli Amici della bicicletta, mentre Giulia sta finendo gli studi universitari in Comunicazione, collabora come grafica con il Csv ed è impegnata con l’associazione Voci per la Libertà. In tono con l’eccezionalità della puntata, c’è spazio anche per una domanda al conduttore: cos’ha significato per te fare radio in questi cinque anni? “Imparare a parlare in pubblico, ma soprattutto conoscere decine di persone e storie, spesso sorprendenti”.
Nei prossimi cinque anni “Radio Volontariato” si dà l’obiettivo di continuare a sorprendere, raccontando il volontariato nei suoi lati più sconosciuti e inaspettati.
Ascolta la puntata


Altre foto della puntata:





Qui sotto un breve video della puntata: 


lunedì 8 febbraio 2016

Nuovi Jingles per la radio

Un jingle è un jingle! E' qualcosa che rende tipica e riconoscibile una radio. Però ogni tanto i jingles vanno aggiornati perché a lungo andare stancano e perchè bisogna dare un poì di freschezza al palinsesto. Così gli amici di Polesine Coast to Coast, Alberto Boldrini, Enrico De Stefani Chiara Rodella e Thomas Paparella, assieme aRoberto Giannese, sabato scorso si sono dati appuntamento in radio ed hanno creato dei nuovi Jingles ed anche iniziato un lavoro di aggiornamento del palinsesto musicale della radio.



domenica 7 febbraio 2016

Il tuo bacio è come il rock. Il Centro Francescano in Assemblea.



"Il tuo bacio è come il rock" è il titolo scelto quest'anno per la 28ª assemblea del Centro Francescano di Ascolto, in programma domenica 14 febbraio al don Bosco,  proprio il giorno di San Valentino, la festa degli innamorati per antonomasia. Per presentarci questo appuntamento è stato ospite nella rubrica Ponte Radio proprio il direttore del Centro Francescano, Livio Ferrari: « Abbiamo scelto questa data per significare che è ora di riprendere ad amare maggiormente la vita, nostra e degli altri, delle cose e della natura, degli animali e dell'ambiente, nel rispetto e nella gioia, anche il l titolo, non a caso, è emblematico: “Il tuo bacio è come un rock”, preso a prestito da un brano degli anni sessanta di Adriano Celentano, che era prorompente nel messaggio che lanciava per quei tempi, continua Ferrari “noi desideriamo diventi prorompente per un mondo di pace, per riuscire soprattutto a comprendere quanto siamo disposti a metterci in gioco, non solo essere accoglienti ma fare azioni concrete per ridare dignità e diritti a chi incontriamo sulle strade del dolore, povertà ed emarginazione».  Ospiti dell'incontro saranno: don Albino Bizzotto, fondatore dei Beati Costruttori di Pace e Mirko Sossai, della Comunità di Sant’Egidio di Roma, docente e ricercatore di diritto internazionale presso il Dipartimento di giurisprudenza dell’Università di Roma Tre. «In questi ultimi anni - afferma Ferrari - le mutazioni economiche hanno messo a nudo soprattutto le povertà umane in quanto, da troppo tempo immersi nell'opulenza, si erano scordati i valori delle conquiste sociali ottenute in anni di lotte e sacrifici. Tutto ciò ha determinato per molti una povertà anche economica a cui non si era più abituati, uno shock rispetto alla perdita di privilegi che si pensavano eterni, con il conseguente disorientamento rispetto ad una, invece, necessaria presa di coscienza che dovrà portare a scelte che tengano conto delle mutate condizioni di vita che non saranno mai più come in precedenza. In momenti come questi l'essere umano, per lo più, tira fuori la parte meno edificante di sé, con scelte che sono dettate maggiormente dalla pancia che della testa. Nell'arrancare di tutti i giorni, tra chi ce la fa e chi annaspa, abbiamo perso di vista la vigilanza sulla cosa pubblica, sulle garanzie poste alla base della convivenza sociale, probabilmente anche condizionati e nauseati da un ventennio della peggior politica. La gestione dello Stato, dal Governo ai Comuni, ha risentito di una diffusa illegalità, un arraffare il più possibile con arroganza e impunità, un esempio deleterio per le nuove generazioni». La puntata è stata anche l'occasione per conoscere i numerosi servizi svolti dal centro Francescano di ascolto: dal volontariato in carcere, allo sportello "A colori" che si occupa dei diritti degli omosessuali, ed ancora lo sportello "Accanto", per aiutare i ragazzi cosidetti "Difficili" e poi lo "Sportello Luna" che mira a combattere la prostituzione.

Ascolta la puntata

mercoledì 3 febbraio 2016

Elisa tra un salto ed una schiacciata ha messo su famiglia


Elisa Bulgarello, la pallavolista che non vuole smettere di giocare. Nonostante gli infortuni, nonostante non sia più una ragazzina, nonostante sia moglie e mamma di una bellissima bambina. Eppure, le emozioni che prova quando gioca sono uniche, sono le stesse di quando giovanissima ha cominciato. E' stata lei l'ospite della diretta di lunedì sera della trasmissione "Polesine Coast to coast". Elisa, che nei nostri studi è arrivata assieme al marito e alla figlia, ha risposto con molta disponibilità e simpatia a tutte le domande di Thomas ed Alberto. «Ho iniziato a giocare quando avevo 12 anni - ha detto Elisa - a casa mia lo sport c'è sempre stato (il padre, Renzo Bulgarello ha partecipato come canottiere alle olimpiadi di Monaco del 1972).
Mi sono fermata per una serie di infortuni e per la maternità ma poi sono sempre ripartita». I due conduttori le hanno chiesto come riesce a conciliare le partite e gli allenamenti con la famiglia: «Diciamo che non ci si riesce, a casa mia è un disastro totale! Devo dire grazie a mio marito perchè quando manco io lui fa da baby sitter, prepara da mangiare ecc... Tuttavia ho raggiunto dei compromessi anche con la squadra, perchè invece di fare tre allenamenti ne faccio due, a casa si accontentano di quello che riesco a preparare. Tuttavia penso che questi saranno gli ultimi colpi poi però vorrei restare nell'ambiente come allenatrice, perchè senza la pallavolo non riesco a stare». Elisa ha iniziato perchè invitata dallo zio che era allenatore di una squadra di pallavolo a Frassinelle ed è arrivata a giocare ad alti livelli. Tra le soddisfazioni più grandi il campionato di prima divisione con il Polesella durante il quale ha vinto tutte le partite per 3-0, quindi senza nemmeno perdere un set. Un fatto eccezionale che le ha addirittura portate nelle pagine della Gazzetta dello Sport.

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Ad amare si impara. Parola di Consultorio



Nella puntata speciale di Ponte Radio questa settimana, don Bruno intervista tre giovani che hanno partecipato ad un corso di educazione all’amore, promosso dal Consultorio diocesano. In studio, per portare la loro testimonianza, sono stati ospiti, Giovanni e Sara, una coppia di coniugi e Marco. «Assieme a loro - ha premesso don Bruno - affrontiamo il tema dell’amore nella sua modalità più elevata. Un tema sul quale c’è grande confusione». «Ho partecipato al corso organizzato dal Consultorio diocesano - ha detto Giovanni - perchè penso che prima di essere educatori degli altro dobbiamo esserlo nei confronti di noi stessi. Ho pensato che questo corso mi sarebbe servito, prima perchè ero insegnante e adesso perchè da un anno sono diventato padre e questo è un compito di educatore ancora più difficile». In linea con il suo pensiero la moglie Sara, che ha affermato: «Appena abbiamo avuto l’opportunità di partecipare a questo corso abbiamo deciso di partecipare. Siamo venuti a conoscenza di questo corso grazie ad una coppia di amici». Anche Marco ha avuto modo di conoscere il corso tramite un contatto personale: «E’ stato il pediatra di mio figlio, il dottor Di Meo a consigliarmi queso corso. E’ stata una esperienza in cui si è parlato dell’amore inteso nel suo vero sigificato, come amore verso gli altri, in un mondo ricco di informazioni ma tutto quello che ci viene comunicato oggi sull’amore è incentrato sull’individuo, sui diritti individuali della persona. Quello che ci viene insegnato ogni giorno è un amore consumistico». Sara ha spiegato come si è svolto il corso: «Sono stati in tutto sette incontri che si sono svolti nell’arco di quattro mesi. Abbiamo trattato l’amore sotto vari punti di vista, dalla conoscenza dell’apparato riproduttivo, all’aspetto psicologico, dall’aspetto teologico a quello educativo dei figli».
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lunedì 1 febbraio 2016

Vi racconto il mio Sudafrica


Nella puntata di Polesine Coast to Coast in onda lunedì scorso è tornato a trovarci Giuseppe Mortella che fino all’anno scorso conduceva sulla nostra emittente la rubrica “Linea di meta”, con Andrea Nalio. Negli ultimi sei mesi però ha vissuto una nuova ed entuasiasmante esperienza in Sudafrica: «Sono stato a Johannesburg - ha raccontato Giuseppe - perchè ho vinto una borsa di studio con la Camera di Commercio Italo-Sudaficana. In realtà ero arrivato secondo ma quello che aveva vinto ha rinunciato, così ho avuto solo 24 ore di tempo per decidere. In Sudafrica mi occupavo di mettere in contatto le aziende italiane con quelle del posto. In particolare ho organizzato un incontro tra sei aziende del Friuli con sei del posto, il programma si chiama B.TO.B. che significa Business to business». Giuseppe ha raccontato poi come si è ambientato nella capitale sudafricana, quali sono stati gli aspetti positivi e quelli negativi»  



Ascolta la puntata: