martedì 29 settembre 2015

Abbiamo ospitato 67 bambini dell'Ucraina


E' tornato a trovarci per uno speciale Ponte Radio, Leonardo Baratto presidente dell'Associazione Abc (amici bambini Chernobyl) che è stato intervistato da Simone Muraro. L'associazione si occupa di accogliere per brevi periodi i bambini che vivono in Ucraina e che sono rimasti orfani, attraverso famiglie, in particolare di Este ed Ospedaletto Euganeo, che danno la propria disponibilità. 
Le prime accoglienze vennero fatte a seguito dell'incidente alla centrale nucleare di Chernobyl e tutt'ora continuano. Adesso le emergenze si chiamano soprattutto guerra ed abbandono. 
«Durante il periodo estivo abbiamo accolto i bambini degli orfanotrofi e per la prima volta abbiamo accolto anche 18 bambini della zona di guerra, della regione del Donnbass, bambini che si trovano nell'Istituto Città Smeraldo. Ne avevamo chiesti 35 ma per problemi burocratici ne sono arrivati in numero minore. In tutto sono arrivati 67 bambini. Le famiglie potevano scegliere se ospitare i bambini per un periodo breve o per un periodo più lungo. 
L'accoglienza breve è stata di 6 settimane mentre quelli che sono rimasti per il periodo lungo, sono arrivati il 10 giugno e sono ripartiti il 28 agosto. Durante questo tempo, come associazione, siamo sempre stati vicini alle famiglie organizzando animazioni pomeridiane, giornate in piscina, escursioni in montagna, poi siamo stati anche a Roma, da Papa Francesco che fra l'altro ha anche salutato la nostra associazione al momento dell'Angelus. E' stato per loro un momento molto emozionante». Adesso i bambini torneranno in Italia durante il periodo natalizio e le famiglie che fossero interessate ad accogliere qualche bambino possono mettersi in contatto con l'associazione Abc attraverso il sito web: (www.abcamicibambinichernobyl.org),  oppure inviando una mail all'indirizzo abc-onlus@libero.it o ancora telefonando al numero: 333-7710669. 

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No prison, ovvero il fallimento del carcere



Dopo "In carcere scomodi", uscito nel 2007 e "Di giustizia e non di vendetta"  pubblicato nel 2011, Livio Ferrari, giornalista ma anche cantautore, ha appena dato alle stampe un terzo libro sempre incentrato sul tema del carcere.
Si intitola "No prison, ovvero il fallimento del carcere" e sarà presentato ufficialmente anche nella nostra città, giovedì 8 ottobre alle 17.30 presso l'Accademia dei Concordi.
Abbiamo avuto modo di presentarlo anche in radio in anteprima per i nostri radio ascoltatori con lo stesso Livio Ferrari.
Ferrari, che è stato anche Fondatore nella nostra città, del Centro Francescano di Ascolto, da tanti anni è impegnato in prima linea come volontario in carcere, a sostegno dei detenuti, di cui è stato anche il garante dei diritti, per il comune di Rovigo, con l'amministrazione Merchiori. «No prison nasce dal fatto che siamo stanchi di questa situazione carceraria in Italia - dice Livio Ferrari - non possiamo andare avanti accettando uno stato di degrado, di tortura,  come avviene da tanti anni nel nostro paese, all'interno delle carceri. Ho sentito il dovere morale, dopo avere visitato tante carceri in questi trent'anni di attività, di scrivere qualcosa per cercare, tutti insieme, di modificare l'esistente».
No prison è un manifesto in 20 punti che come ha spiegato l'autore è nato dopo un convegno tenutosi alcuni anni fa alla Certosa di Avigliana organizzato da Don Luigi Ciotti, per riflettere sulle questioni riguardanti il carcere: «In quell'occasione fui preso dalla nausea, perchè mi sono reso conto che tutto quello che si stava facendo era un po' come mettere delle pezze a dei pantaloni completamente strappati. Il giorno dopo telefonai a Massimo Pavarini che aveva partecipato a quel convegno e che aveva i miei stessi pensieri. Con lui abbiamo lavorato per alcuni mesi e siamo arrivati alla stesura del manifesto No Prison costituito da 20 punti fondamentali. Nacque poi un sito web internazionale in cui il manifesto venne tradotto in sette lingue ed ora è arrivato questo libro». Durante l'intervista Livio si sofferma anche sulla questione del nuovo carcare di Rovigo, costato 29 milioni di euro e che è ancora inutilizzato, mentre il carcere che si trova in centro città è ormai vecchio e fatiscente.

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sabato 26 settembre 2015

Deltarte 2015. Atto conclusivo.



Deltarte 2015 atto finale. Sabato 26 alle 18.00, alla Gran Guardia ci sarà l'evento conclusivo dell'annuale edizione del Festival di Arte contemporanea. Per presentarci l'appuntamento è stata ospite in radio Melania Ruggini promotrice e curatrice della manifestazione che si è realizzata nell'ambito di Culturalmente 2014 promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo. «Questa edizione si è basata sulle identità riemerse ed ha visto un grande coinvolgimento della popolazione locale perchè aveva proprio come obiettivo lo scambio di conoscenze e memorie tra gli abitanti del Delta, in particolare tra anziani e giovani generazioni» ha spiegato Melania.
Sabato alla Gran Guardia faremo l'incontro conclusivo per presentare quanto è stato  fatto in questi tre anni di festival e per consegnare anche il catalogo che ripercorre appunto le tre edizioni di Deltarte con molte foto e testi, in particolare sull'edizione di quest'anno. Catalogo che sarà consegnato gratuitamente ai partecipanti. Ci sarà inoltre la proiezione di un docufilm che ripercorre questa edizione, realizzato da Mattia Buzzarello. Ci sarà poi il concerto di un quartetto d'archi "Art4quartet" e si finirà con un buffet offerto dalla ditta Galassa di Gavello ed un brindisi finale.
Saranno poi a disposizione del pubblico anche le magliette realizzate dall'artista Melenda Sefcic, che ha partecipato a questa edizione, realizzando le sue opere site specific presso la rotonda di Loreo.


qui sotto la copertina del catalogo di Deltarte: 

mercoledì 23 settembre 2015

Musica e Sport con l'Associazione Ermanno Wolf-Ferrari


Sport, musica e amicizia. Sono queste le prerogative dell'Associazione EWF attiva da Rovigo da circa un anno. L'abbiamo presentata ai nostri radioascoltatori grazie alla presenza in studio di Matteo Cassetta e di Lisa Castrignanò. Oltre a loro a fondare questa nuova associazione sono stati anche Francesco De Poli che insegna pianoforte e Mariaelena Fincato che insegna Musica Lirica che come Lisa si sono diplomati al Conservatorio “Venezze” di Rovigo. 
Matteo rappresenta la parte sportiva dell'Associazione ed è lui infatti che si dedica all'insegnamento della Pallavolo, allenando ormai da qualche anno una squadra di Pallavolo Misto.  «Le tante idee e diverse che già erano nelle nostre quattro teste – ha spiegato Lisa - si sono riunite nell’unico intento di fare un’associazione che ci permettesse di realizzarle tutte: dall’insegnamento del canto, del pianoforte e chitarra, da serate incentrate sulla guida all’ascolto di opere liriche, concerti e…. la pallavolo!».
La sigla EWF è l'abbreviazione di Ermanno Wolf-Ferrari il compositore di  madre veneziana e padre tedesco,  nato a Venezia alla fine dell'800 e morto a sempre a Venezia nel 1948, a cui i quattro amici hanno dedicato l'associazione. Per quanto riguarda l'ambito musicale, vengono tenuti corsi di Pianoforte per tutte le età, Canto Lirico e Jazz e chitarra, ma anche di vengono impartite lezioni di guida all'ascolto, di storia del teatro e di storia della musica. Molto utile poi è il sostegno che offre l'associazione a coloro che devono preparare gli esami di conservatorio.   Durante la trasmissione Lisa e Matteo propongono agli ascoltatori l'ascolto di un brano eseguito da una giovanissima allieva, Martina Angeletti che nel suo canale Youtube “SmartisAngelMusic”, propone delle cover di famosi brani tratti dai film di animazione per ragazzi. In questo caso è stato scelto il brano “All'alba sorgerò” tratto dal film “Frozen”.
Per contattare la scuola che ha sede in Via Einaudi 36/1 (Area Tosi)  si può visitare il sito: www.ermannowolf-ferrari.it oppure mandare una mail all'indirizzo: segreteria@ermannowolf-ferrari.it o ancora chiamare il numero:  333.3353080.


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martedì 22 settembre 2015

Anche Rovigo pulisce la sua parte di mondo


Si svolgerà anche a Rovigo il prossimo fine settimana,  l'iniziativa "Puliamo il mondo" promossa come sempre da Legambiente.
Ne abbiamo parlato con la direttrice di Legambiente Rovigo, Giorgia Businaro. Legambiente che fra l'altro ha la sua sede regionale proprio a Rovigo. Puliamo il mondo è una iniziativa che si svolge a livello mondiale,  iniziata in Italia nel 1993 per  volontà proprio di Legambiente. «Tanti comuni - ha spiegato Giorgia, organizzano autonomamente delle iniziative per la pulizia del territorio anche in altri periodi dell'anno. 
In vista di questo appuntamento Legambiente Rovigo in collaborazione con i circoli di Adria, di Rosolina-Loreo sono impegnati su tantissimi fronti. Ci sarà una iniziativa a Porto Viro, venerdì 25 settembre realizzata dall'Associazione" Le Dune" di cui siamo ospiti, è organizzato infatti dall'associazione assieme al WWF e vedrà la partecipazione anche della Cooperativa "Titoli Minori" che si occupa di ragazzi in difficoltà e sempre nello stesso giorno svolgeremo anche attività nelle scuole elementari di Rosolina e di Loreo. 
Nella giornata del 26 ci sarà un evento a Cavarzere promosso dal circolo di Adria e l'evento a Rovigo. Il ritrovo è fissato per sabato mattina alle ore 9.30 presso Largo Salvo D'Acquisto (vicino a Ponte Marabin) per l'iscrizione e la distribuzione del materiale ai volontari. (Guanti e sacchi) Poi inizieremo i lavori di pulizia lungo la pista ciclabile Baden-Powell non tanto lungo la ciclabile ma un po' spostato dove ci sono i binari del treno, dove si trova di tutto. 
Lo facciamo in questo posto da diversi anni, quest'anno volevamo cambiare ma diversi cittadini ci hanno chiesto di ripeterlo perché si trovano ancora tantissimi rifiuti. Ci saranno anche le Associazioni Arcisolidarietà, la "Cooperativa Porto Alegre" e l'Associazione "Di tutti i colori" queste ultime sono diventate piuttosto famose perché si occupano di accoglienza di migranti. Devo dire che da tantissimi anni i rifugiati ed i richiedenti Asilo politico fanno attività con noi. E' sicuramente un modo per coinvolgerli e per aiutarli ad integrarsi nel nostro territorio. E' comunque un appuntamento aperto a tutti i cittadini». La mattinata si concluderà al giardino delle Torri, uno spazio rimesso a nuovo ma che è stato oggetto di atti vandalici e quindi assieme alla Pro Loco, si cercherà di sensibilizzare la cittadinanza su questo aspetto. Durante l'intervista con Giorgia, abbiamo affrontato diverse problematiche che interessano la nostra città dal punto di vista ambientale. 

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l'intervista andrà in onda martedì sera alle 22.40, giovedì alle 11.00 e venerdì alle 17.05 



giovedì 17 settembre 2015

Alberto Cristini, una vita tra arte e sport


Una vita tra arte e sport quella di Alberto Cristini, rodigino, senza dubbio conosciuto e stimato sia come artista che come persona. Abbiamo avuto l’onore di ospitarlo e di rivolgergli alcune domande sulla sua carriera sportiva e quella artistica e per parlare con lui anche di due mostre che sta preparando e che si svolgeranno nella nostra città.
 La prima si terrà presso il Caffè Carducci di Rovigo dal 18 al 30 settembre e l’altra invece si svolgerà dal 15 al 21 ottobre in Pescheria Nuova. Nella mostra al Carducci che si intitola “Dentro la cornice”, ci saranno poche opere per motivi di spazio.
 Nella mostra che si svolgerà in Pescheria invece ci sarà spazio per più opere la mostra si intitolerà “Evidenze” e saranno esposti in prevalenza paesaggi del Delta del Po. Ci saranno anche delle sculture. E’ un progetto fatto con gli Autori Polesani assieme al fotografo Giancarlo Ballo. Alberto ha raccontato le sue imprese sportive, caratterizzate specialmente dal nuoto in mare aperto o nei laghi. Tra le imprese più originali che ha compiuto la fuga da Alcatraz, il famoso carcare di sicurezza, con mani e piedi legati.
Un carcere che è stato chiuso dal presidente Kennedy nel 1963. Ha anche parlato della disciplina che lui ha inventato ovvero la nuoto-pittura. Si tratta di dipingere un quadro mentre si nuota in acqua. «Mi piace sperimentare cose nuove, non tanto per raggiungere dei primati ma in quanto per misurarsi con se stessi», ha detto Alberto.
 Nell’intervista ha spiegato anche le tecniche ed i materiali che utilizza nei suoi dipinti ed i soggetti che preferisce rappresentare. Ha parlato poi della sua nuova attività che è la scrittura di libri per i ragazzi.

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Potete ascoltare l'intervista in radio: lunedì alle 18.20, martedì alle 21.30, mercoledì alle 10.30

Nihal un' Associazione contro le dipendenze di oggi


Il tema delle droghe e della loro diffusione, in particolare tra i giovani, è stato al centro delle cronache e delle polemiche dell’estate. Ma i problemi non scompaiono quando si spengono i riflettori. Di dipendenza e consumo di sostanze – droghe, alcol, fumo e altri fattori di dipendenza – parliamo con l’associazione Nihal di Rovigo, ospite della seconda puntata di settembre di Radio Volontariato.
 A raccontarci la genesi di questa “giovane” associazione è la presidente, Mirella Zambello: nata nel 2013 per occuparsi di chi ha problemi di dipendenza da sostanze, offre informazioni, fa sensibilizzazione contro i pregiudizi, offre sostegno alle persone con problemi, collabora con il Centro diurno del Sert di Rovigo.
“Un impegno importante è quello contro i preconcetti – spiega la presidente – anche lavorando con le associazioni del territorio c’è il problema di favorire l’accompagnamento e il reinserimento di queste persone”.
 Marcello Mazzo, tra i fondatori dell’associazione, oltre che direttore del Sert rodigino, racconta in sintesi la complessità del fenomeno dipendenze: “Se ne parla sempre per intervenire su un’urgenza, ad esempio perché accade un fattaccio. Occorre invece affrontarlo con pacatezza, evitando di lanciare spot per poi sparire, come fa spesso la politica”. Sono circa 460 mila le persone con problemi di dipendenza in tutta Italia. “Ma è un numero che non dice nulla. Il grosso problema sono i consumatori di sostanze, fenomeno ancora più importante se parliamo anche di sostanze legali come alcol e tabacco”. Il consumo di alcolici, racconta Mazzo, aumenta in particolare tra i giovani, ma sta mostrando una recrudescenza anche tra gli over 65. “Questi fenomeni vanno affrontati con un’attività educativa”, commenta, aggiungendo che occorre anche un continuo aggiornamento sulle forme sempre nuove di dipendenza: gioco d’azzardo patologico, shopping compulsivo, uso di internet sacrificando le relazioni sociali, consumo di farmaci. “Le principali problematiche, comunque, restano ancora l’alcol e le droghe”. Mirella Zambello, infine, ricorda come l’associazione proprio in queste settimane proponga un corso di formazione aperto a volontari ed aspiranti volontari: la prima lezione è il 19 settembre e tratterà delle dipendenze in contesti di povertà ed emarginazione sociale. Il corso proseguirà in ottobre per concludersi a novembre. Il programma è anche sul sito www.csvrovigo.it. In studio, come sempre, Francesco Casoni e Giulia Ranzani del Centro servizi volontariato di Rovigo.




Radio Volontariato è in onda su Radio Kolbe ogni lunedì alle 21.30, il mercoledì alle 17.05, il venerdì alle 10.00 





Qui sotto il volantino informativo dell'Associazione


martedì 15 settembre 2015

Ritorna Voce Francescana



Riprende la rubrica Voce Francescana. Da giovedì, ritorna l'appuntamento sulle nostre frequenze con la rubrica curata dal OFS (Ordine Francescano Secolare) del Polesine. A tenere compagnia con le letture di brani tratti dalle biografie dei Santi e offrendo approfondimenti sulle tematiche legate al francescanesimo, ci saranno anche quest'anno Francesca Magon, Paola Belloni, Carla Brunello e Gaetano Antonio Tavian. In questa prima puntata, hanno assistito alla registrazione della rubrica anche Martine e Daria.

Abbiamo catalogato 40 mila volumi in cinque anni




Con l’estate si è chiuso presso la Biblioteca del Seminario il Progetto di catalogazione quinquennale finanziato dalla Fondazione Cariparo che ha visto il  recupero catalografico e la riorganizzazione  di 40.000 volumi.  Arrivati dunque alla conclusione di questo progetto, nella nostra rubrica Ponte Radio, tracciamo un bilancio con Francesco Tavernini e Francesca Borella che in questi 5 anni hanno lavorato attivamente alla sua realizzazione.
«Il risultato ottenuto in questi anni di lavoro è secondo me pienamente positivo, - spiega Francesca - siamo riusciti ad arrivare agli obiettivi  prefissati, catalogando e revisionando ben più di 40.000 volumi  delle raccolta della Biblioteca valorizzandone  la parte più peculiare. Sono stati resi visibili e consultabili al pubblico di lettori e studiosi le raccolte speciali quali Storia della Chiesa, Teologia, Filosofia, Sociologia Cristiana, Religione e altre collezioni uniche nel panorama bibliotecario provinciale.  Contemporaneamente abbiamo visto la Biblioteca rinascere attraverso le richieste di prestito provenienti  da utenti di tutto il Sistema bibliotecario provinciale; tramite  le  numerose iniziative culturali a cui la Biblioteca ha partecipato o è stata direttamente coinvolta mi limito a ricordare il Festival biblico, la giornata di studi su Pio X , la pubblicazione del catalogo Cinquecentine  e grazie anche alla presenza di tirocinanti provenienti dalla scuola superiore e dall’Università che hanno contribuito con la loro competenza ed il loro lavoro all’attività dell’Istituzione.  Possiamo dire che finalmente, grazie alla nuova sede e al lavoro di recupero delle collezioni iniziato con questo Progetto la Biblioteca sta ritornando a vivere e ad essere un centro di diffusione della cultura». Non è stato un lavoro facile come spiega Francesca: «le difficoltà ci sono state e ci hanno accompagnato per tutto il lustro. Penso all’inizio del nostro lavoro quando ci siamo trovati da soli in queste stanze stipate di libri (subito dopo il trasloco) a tentare di fare ordine su materiali che erano per noi nuovi (nonostante l’esperienza professionale già maturata in altre realtà bibliotecarie).
Ma la difficoltà maggiore, che nel tempo è diventata lo stimolo più importante nell’avanzata del nostro lavoro ) è stata quella di conoscere l’organizzazione e la struttura di questa Istituzione in cui siamo entrati accompagnati solo dai documenti lasciati da Don Bernardino e dai Bibliotecari che lo avevano preceduto. Ci siamo mossi lentamente studiando la complessa e salda struttura del catalogo e delle collezioni elaborata da mons. Balduin e continuata poi da don Merlo, ci siamo addentrati nella complessa e multiforme varietà delle raccolte qui conservate e abbiamo continuato a stupirci dal primo all’ultimo giorno per la ricchezza culturale conservata da questo Istituto».
Il materiale della biblioteca quindi purtroppo non è ancora tutto catalogato e fruibile dall’utenza «il nostro Progetto riguardava 40.000 volumi del patrimonio moderno, - hanno spiegato Francesca e Francesco - una minima parte se si pensa che la Biblioteca ha un patrimonio di circa 140.000 volumi. Diciamo che abbiamo creato una base di partenza per far riaprire la Biblioteca al pubblico ma rimane ancora molto da fare: oltre alla catalogazione del restante patrimonio moderno, abbiamo quello antico che attende di essere prima di tutto censito e poi trattato catalograficamente,  il fondo delle stampe ricco e per buona parte ancora tutto da studiare,  il fondo musicale, quello fotografico oltre a tutti quei fondi che per donazione continuano ad arrivare alla Biblioteca arricchendola e aggiornandone le collezioni come per esempio il Fondo Ziviani donato dalla famiglia di don Giampietro».


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mercoledì 9 settembre 2015

Dieci anni di cinema ...alla radio


In questi giorni compie gli anni la rubrica di Radio Kolbe "Per un pugno di film" condotta da Simone Muraro e da Denis Maragno. Una trasmissione diventata ormai un punto cardine del fine settimana di Radio Kolbe. Ogni venerdì, sabato e domenica i due conduttori commentano i film in uscita, liberamente, a ruota libera, senza condizionamenti, dando anche giudizi tante volte provocatori ed irriverenti, sulle trame, sugli attori e sui registi. Inoltre ci tengono informati sulle rassegne cinematografiche organizzate in città e nel resto del Polesine e della bassa padovana.
All'inizio della rubrica c'era solo Simone Muraro che nel settembre 2005 esordì ai microfoni della nostra radio che ancora si trovava nella vecchia sede del Centro Don Bosco, affrontando ogni settimana la scaletta a chiocciola, suonando il campanello con sotto al braccio alcune riviste di cinema. I tempi di internet e del wi-fi erano ancora lontani, tra un commento e l'altro sui film in uscita c'era spazio per un brano musicale che veniva tramesso tramite sul Cd-rom, ma tante volte anche dal vinile. Nel 2010, la rubrica si è arricchita della competenza e della passione per il cinema di Denis Maragno. Ci sono stati in questi anni ospiti illustri, molte volte è stato ospite il regista Alberto Gambato, poi i ragazzi del gruppo Druidi di Loreo, gli organizzatori della rassegna della Parrocchia del Duomo di Rovigo e gli amici di Polesella. Tra gli esperti invitati anche Andrea Tincani e purtroppo, abbiamo avuto modo di ospitare una sola volta, ma ci sarebbe piaciuto averlo ospite tante altre volte, il compianto Riccardo Stevanin che era un grande appassionato ed esperto di cinema.
 



Viaggio in Africa sulle note di Mango



Nella puntata speciale di Ponte Radio in onda questa settimana, Max Destro e Christian Rosa rendono omaggio al grande artista Pino Mango, scomparso alla fine del 2014 proprio durante un concerto e proprio mentre eseguiva uno dei brani che lo ha reso celebre, Oro.
Qualche anno fa Mango aveva cantato un brano intitolato "Ti porto in Africa" e questo è stato il pretesto per i due conduttore di parlare di questo continente, tornato alle cronache per la questione delle migrazioni. Una terra come hanno ricordato nella loro puntata, Max e Christian, sfruttata prima dai colonialisti che ne hanno diviso i confini e si sono spartiti le sue ricchezze ed oggi continua ad essere sfruttata dalle multinazionali del petrolio e della tecnologia. Hanno ricordato che l'Africa è terra di missione ed anche Rovigo, grazie alla Famiglia delle Missionarie della Redenzione, svolge un'importante opera di pastorale in Burundi.
Tornando al cantautore Mango, hanno ricordato i suoi esordi, legati ad un gruppo musicale Rock, era infatti appassionato di AC-DC e di Led Zeppeling. Poi ne hanno ricordato i momenti di difficoltà negli anni '70 quando Mango scoraggiato voleva ritirarsi dalla musica, poi fortunatamente venne ricontattato da Mara Maionchi che allora lavorava per la casa discografica Fonit Cetra, che gli disse che il grande Mogol aveva in serbo per lui una canzone, "Oro", che poi fu il brano che diede la svolta tanto attesa alla sua carriera.

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giovedì 3 settembre 2015

Lavorare in Germania? No meglio fare agricoltura in Italia


Nel 2012 Andrea Marchetto ed Anna Menon delusi dalla mancanza di lavoro e di prospettive entusiasmanti, come molto loro coetanei hanno deciso di partire per la Germania, con la scusa di fare un corso di lingua tedesca. Una volta arrivati a Berlino, città di cui si erano innamorati durante un periodo di vacanza, hanno deciso di restare là e di cercarsi un lavoro.
Per Andrea, sviluppatore di siti web, trovare una collocazione nel suo ambito lavorativo non è stato difficile. Anna invece, laureata in conservazione dei beni culturali ha incontrato maggiori difficoltà per trovare una occupazione. Andrea ha prima trovato un lavoro presso una Stat Up che aveva come obiettivo la realizzazione di una applicazione per vendere prodotti attraverso Facebook e poi presso altre due aziende sempre del settore informatico.
Ad un certo punto però hanno iniziato a sentire la nostalgia per l'Italia e per il Polesine in modo particolare, vivendo in una grande e moderna città, in continua evoluzione, hanno sentito la mancanza dell'aria di campagna. Ed in loro ha iniziato a maturare l'idea di tornare a casa per dedicarsi all'agricoltura. Hanno pensato ad un progetto per coltivare prodotti biologici. Originale poi è stato anche il modo con cui hanno pensato di tornare a casa.
Hanno scelto di compiere il viaggio in bicicletta, un viaggio durato in tutto diciannove giorni, di cui diciassette passati in bici e due di riposo. Loro, come spiega Andrea nell'intervista, già da tempo erano abituati durante i periodi di ferie, a percorrere  lunghi itinerari in bici. Così hanno concepito il loro progetto: "Sapori di Capolavia, immaginare l'azienda agricola biologica".
Il viaggio di ritorno è diventata l'occasione per visitare diverse aziende agricole tedesche che si dedicano al biologico, per farsi una idea più precisa, per parlare con i contadini dediti a questo tipo di produzione.
Il loro viaggio è stato finanziato attraverso un crowdfounding (una raccolta fondi tramite internet), grazie al quale hanno raccolto i mille euro necessari più che altro per i pernottamenti e per la manutenzione delle biciclette. Attualmente Andrea ed Anna stanno portando avanti questo progetto nella frazione di Grignano Polesine. Sul loro sito internet www.capolavia.it hanno raccontato e documentato tutto il loro viaggio e continuano a raccontare la loro avventura.

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martedì 1 settembre 2015

Maria, madre della misericordia


La nuova serie di puntata della rubrica del Centro Mariano a Radio Kolbe inizia con due puntate dedicate a Maria e il Giubileo della misericordia. In studio a proporci momenti di formazione, riflessione e preghiera, sono Suor Maria Grazia, Suor Maura, Suor Bernarda, Francesco e Silvia. Il titolo di Madre della misericordia dato a Maria è una delle invocazioni tra le più care al popolo cristiano. Allieta e rasserena gli animi dei devoti infondendo loro una ardita confidenza: pur consapevoli della propria miseria, si rifugiano fiduciosi sotto il manto della Vergine. Papa Francesco invoca Maria Madre della Misericordia, espressione contenuta anche nella Salve Regina, nel brano con cui è stato indetto Il Giubileo straordinario della misericordia nella Basilica Vaticana l'11 aprile 2015. Il Papa in questo si è rivelato profondamente mariano: la misericordia del resto è caratteristica dei passaggi più significativi narrati nei Vangeli.
Durante la puntata, sono stati ricordati anche gli appuntamenti del Centro Mariano aperti al pubblico, che si terranno nel mese di settembre proprio in onore di Maria Madre della Misericordia il primo dei quali è in programma per lunedì 7 settembre alle 21.00 ed intitolato "Di generazione in generazione la sua misericordia".

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