giovedì 3 settembre 2015

Lavorare in Germania? No meglio fare agricoltura in Italia


Nel 2012 Andrea Marchetto ed Anna Menon delusi dalla mancanza di lavoro e di prospettive entusiasmanti, come molto loro coetanei hanno deciso di partire per la Germania, con la scusa di fare un corso di lingua tedesca. Una volta arrivati a Berlino, città di cui si erano innamorati durante un periodo di vacanza, hanno deciso di restare là e di cercarsi un lavoro.
Per Andrea, sviluppatore di siti web, trovare una collocazione nel suo ambito lavorativo non è stato difficile. Anna invece, laureata in conservazione dei beni culturali ha incontrato maggiori difficoltà per trovare una occupazione. Andrea ha prima trovato un lavoro presso una Stat Up che aveva come obiettivo la realizzazione di una applicazione per vendere prodotti attraverso Facebook e poi presso altre due aziende sempre del settore informatico.
Ad un certo punto però hanno iniziato a sentire la nostalgia per l'Italia e per il Polesine in modo particolare, vivendo in una grande e moderna città, in continua evoluzione, hanno sentito la mancanza dell'aria di campagna. Ed in loro ha iniziato a maturare l'idea di tornare a casa per dedicarsi all'agricoltura. Hanno pensato ad un progetto per coltivare prodotti biologici. Originale poi è stato anche il modo con cui hanno pensato di tornare a casa.
Hanno scelto di compiere il viaggio in bicicletta, un viaggio durato in tutto diciannove giorni, di cui diciassette passati in bici e due di riposo. Loro, come spiega Andrea nell'intervista, già da tempo erano abituati durante i periodi di ferie, a percorrere  lunghi itinerari in bici. Così hanno concepito il loro progetto: "Sapori di Capolavia, immaginare l'azienda agricola biologica".
Il viaggio di ritorno è diventata l'occasione per visitare diverse aziende agricole tedesche che si dedicano al biologico, per farsi una idea più precisa, per parlare con i contadini dediti a questo tipo di produzione.
Il loro viaggio è stato finanziato attraverso un crowdfounding (una raccolta fondi tramite internet), grazie al quale hanno raccolto i mille euro necessari più che altro per i pernottamenti e per la manutenzione delle biciclette. Attualmente Andrea ed Anna stanno portando avanti questo progetto nella frazione di Grignano Polesine. Sul loro sito internet www.capolavia.it hanno raccontato e documentato tutto il loro viaggio e continuano a raccontare la loro avventura.

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