martedì 11 novembre 2014

Vivere come lupi o come pecore?


Salvatore Giorgio e Nazzareno, riprendono le loro riflessioni prendendo spunto dal libro "Cercatori di bellezza" di Alberto Degan. 
In questa puntata l'autore riflette sulla pagina del Vangelo di Giovanni che parla di pastori e mercenari e di lupi e pecore. "Un altro modello di uomo che la cultura dominante ci propone è il lupo, colui che è disposto a usare qualsiasi tipo di violenza e schiacciare gli altri pur di arrivare alla preda agognata. L'uomo di successo disposto a tutto pur di raggiungere obiettivi egoistici. Domandiamoci: oggi la società valorizza di più i lupi o le pecore? E qual è l'ideale della maggioranza dei giovani? La pecora o il lupo? La pecora non è molto di moda oggi. Il suo nome è usato anche in linguaggio offensivo, il pecorone è una persona senza carattere che si fa guidare dagli altri. Ma non è in questo senso che ne parla Gesù, quando ci invia come pecore in mezzo ai lupi.
In realtà oggi è più difficile essere pecora che essere lupo, se tu segui l'ideologia dell'uomo di successo, disposto a sbranare il prossimo pur di raggiungere il suo obiettivo, nessuno troverà niente da ridire perchè nella nsotra società è considerato normale comportarsi così. Mentre assumere un atteggiamento di mitezza e di giustizia sembra molto strano, quasi ridicolo. Oggi tutti vogliono essere vincitori e con la forza necessaria per battere gli altri". Essere pecora vuol dire andare mettere in discussione il modello culturale che da tutti è ritenuto normale.

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