martedì 11 novembre 2014

Le scuole famiglia agricola in Brasile

La prossima settimana a Missione è... don Silvio e don Gabriele tornano a parlare della Missione diocesana in Brasile, in particolare ripercorrono le tappe della Scuola Famiglia Agricola, fondata proprio dai missionari della Diocesi di Adria – Rovigo, durante la loro esperienza quarantennale in terra sud americana. «E' una storia molto bella – dice don Gabriele – e io non ho paura di dire che è stata l'opera sociale più importante che abbiamo costruito ed accompagnato e lasciato ora ai sacerdoti e laici nella diocesi sorella di Caetitè. Le scuole famiglia agricola che sono sparse soprattutto nel nord e nel sud del Brasile, sono oltre 100 sono nate circa 50 anni fa per volere dei Padri Gesuiti, quando questi si offersero di difendere gli Indios dall'oppressione dei Conquistadores ed hanno costruito delle città modello, di difesa, per aiutare gli Indios a difendersi contro i sopprusi di tutti i tipi. Circa 50 – 60 anni fa i Gesuiti hanno creato le scuole famiglia agricola, tenendo presente i modelli che erano nati negli anni '40 in Francia. Si chiama Agricola perché è basata sull'agricoltura ed è costruita e diretta in regime di famiglia e scuola perchè pretende di insegnare. Gli alunni non solo vanno a scuola alla mattina per imparare il portoghese, la storia, la matematica la geografia ma il pomeriggio lavorano nei campi attorno alla scuola per trarne nutrimento ed inoltre viene data loro la possibilità di fare esperienza sociale. A Caculè la scuola famiglia è nata dal desiderio di Don Tiziano Crepaldi che aveva una grande passione ed un substrato agricolo visto che i suoi genitori erano agricoltori, per cui arrivato a Caculé nell'agosto del 1982, con don Tiziano e con Padre Aldo Lucchetta di Vittorio Veneto inizammo a fondare le scuole famiglie e ne sorsero circa quaranta tra gli anni '80 e '90 nella diocesi di Caetité. Oggi si sono ridotte perchè la scuola famiglia ha bisogno dell'aiuto economico delle parrocchie e non tutte in Brasile oggi hanno la possibilità di sostenerle».

Ascolta la puntata:


Nessun commento:

Posta un commento