sabato 19 luglio 2014

Ritornano i "Giochi in piazza" ad Ariano Polesine




Non sempre nei piccoli Comuni mancano le opportunità. Spesso sono solo nascoste. Circa un anno fa, gruppo di giovani di Ariano nel Polesine ha deciso di “riprendersi” la propria città, costituendo l’associazione Underdog. Li presentiamo nella puntata di Radio Volontariato in onda nella seconda metà di luglio. “Underdog”, nel gergo sportivo, indica un atleta dato per perdente in partenza. Ma è anche un atleta che può conseguire una vittoria clamorosa. 
“Qualsiasi siano i mezzi con cui si parte, si può riuscire – spiega Andrea Roma, leader dell’associazione – Noi volevamo fare cultura, riportare in auge alcune tradizioni e far rivivere il nostro paese”. Oggi l’associazione conta 80 soci, il 70% giovani e di Ariano, con alcuni “incursori” da fuori città. Diversi adulti, comunque, collaborano alla realizzazione delle attività, che hanno incontrato nei mesi un successo sempre crescente. Il 9 agosto proporranno per il secondo anno i "giochi in piazza", una sfida a squadre che ha registrato il tutto esaurito in un solo giorno di iscrizioni. 
“I giochi in piazza – spiega Enrico Gianese – si facevano vent’anni fa, poi interrotti perché mancava chi li organizzasse”. Rimasta solo la fiera, orientata però ad un pubblico adulto, i fondatori di Underdog hanno pensato di occuparsi in prima persona dei giochi: “All’inizio ci davano dei pazzi – scherza Enrico – Dovevamo trovare le risorse e le collaborazioni e coinvolgere 60 ragazzi in un Comune di 1.500 abitanti”. La sfida è stata vinta. Oltre ai giochi, l’associazione organizza incontri, proiezioni, eventi in sintonia con i gusti dei più giovani, senza essere mai disimpegnati. “E’ uno spazio di aggregazione e un modo per proporre le cose che ci interessano”, commenta Angela Angelini. E’ anche un modo per far capire che le opportunità spesso occorre crearsele: “Ariano è piena di opportunità – dice Mattia Maestri -. Abbiamo creato l’associazione proprio per sfruttarle”. La puntata è condotta come sempre da Francesco Casoni e Giulia Martello del Centro di servizio per il volontariato di Rovigo.




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