venerdì 3 maggio 2013

Chiara ci offre "Latte,caffè e una goccia di miele"




“Latte, caffè e una goccia di miele” è il nuovo libro di Chiara Visentin, giovane scrittrice polesana. Nella puntata di Ponte Radio in onda questa settimana, si fa conoscere ai nostri ascoltatori e presenta il suo ultimo lavoro. Si tratta del terzo libro scritto da Chiara. Quello di esordio era stato un testo di prosa dal titolo “Fragile come una roccia” scaturito dopo che l’autrice è uscita dal tunnel di una brutta malattia, una di quelle che colpiscono tanti giovani di oggi: l’anoressia. Un libro che è arrivato già alla terza ristampa ed è caratterizzato dalla prefazione di Rita Levi Montalcini: «Ho avuto la fortuna di conoscere Rita Levi Montalcini ha spiegato Chiara - lei ha voluto leggere il mio libro e poi ha scritto di sua volontà la prefazione. Per me è stata una grande soddisfazione». Con questo libro ha ottenuto la segnalazione d’onore al Premio Firenze 2010. La sua seconda avventura letteraria è stata invece il libro di poesie dal titolo“Puzzle”. Con una poesia tratta da questo libro, intitolata “Anoressia” ha ricevuto il premio Biennale Città di Rovigo. La passione di Chiara per la scrittura è nata da lontano:«Fin da piccola ho letto molto - ha detto Chiara ai nostri microfoni - infatti i miei primi ricordi sono legati ai libri, avevo la casa piena di libri. Ho sempre scritto il diario poi c’è stato un periodo vuoto, dovuto al problema di cui parlo nel primo libro. Il secondo libro è stato “Puzzle” dove ogni poesia è un tassello che va a formare il puzzle di quello che è stato questo tunnel buio, è molto collegato a “Fragile come una roccia”e andrebbero letti assieme.E si arriva quindi a “Latte, caffè e una goccia di miele” : «Un titolo che può sembrare banale – dice Chiara - in realtà racchiude tutto quello che volevo comunicare e c’è una stretta correlazione con l’immagine di copertina dove c’è una foto di Alessandra Rigolin. La mia idea era quella di creare una contrapposizione tra mondo degli adulti e mondo dei bambini, per questo nella foto abbiamo inserito delle tazzine da caffè utilizzate dagli adulti dentro le quali abbiamo messo però il latte e accanto delle tazzine giocattolo, di plastica nelle quali abbiamo messo il caffè. Questo per esprimere il bisogno degli adulti di tornare bambini ed invece la voglia dei bambini di diventare grandi»

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