lunedì 1 aprile 2013

Chiara, la politica come servizio alla propria comunità


Lo scorso 23 marzo a Costa di Rovigo siè tenuto un convegno nel quale hanno portato la loro testimonianza due parlamentari, Elisabetta Gardini del Pdl e Simonetta Rubinato del Pd. Per parlare di questaconvegno ma anche per parlare della sua esperienza personale,è stata ospite nei nostri studi Chiara Boaretto, anche lei giovane donna impegnata in politica, assessore ai Servizi Sociali del Comune di Costa di Rovigo e candidata alla Camera alle recenti elezioni politiche.Chiara si è prima di tutto presentata ai radioascoltatori: «sono nata a Rovigo e vivo da sempre a Costa di Rovigo con i miei genitori, sono laureata in sociologia all’Università degli studi di Padova, e attualmente faccio parte di quel’esercito di giovani precari o alla ricerca di lavoro che si barcamenano tra qualche lavoretto saltuario e gli impegni amministrativi che ormai ho da diverso tempo.Infatti mi sono impegnata in politica nel 2009 quando sono stata eletta consigliere e subito mi hanno dato la delega alle Pari Opportunità. Ho iniziato a collaborare con l’allora assessore ai Servizi Sociali e Pari Opportunità e ho iniziato a collaborare con il comitato intercomunale per le pari opportunità che comprende Costa di Rovigo, Arquà Polesine, Villamarzana e Frassinelle Polesine. Nel settembre del 2011 sono stata nominata assessore ai servizi sociali e pari opportunità. Quindi un impegno maggiore e che richiede una maggiore conoscenza del proprio comune. Parallelamente è proseguito anche l’impegno più strettamente politico, mi sono iscritta infatti al Partito Democratico e sono vice coordinatrice del circolo di Costa di Rovigo. A gennaio del 2012 sono stata eletta portavoce provinciale delle donne democratiche». Le abbiamo chiesto quali sono le problematiche che si trova ad affrontare, avendo un referato anche importante e ancor più se rapportato all’attuale periodo che stiamo vivendo: «si il periodo purtroppo non è dei più semplici e avere anche l’assessorato ai servizi sociali rende il percorso ancora più in salita, perché le domande che le persone fanno sono più o meno le stesse, la domanda di un posto di lavoro, la domanda di risorse economiche non solo per le singole persone ma anche per le famiglie, quindi la richiesta di sussidi o di aiuti non solo economici. Io credo però che questo momento possa essere superato se c’è la volontà di lavorare insieme ed in sinergia, cittadini ed amministratori e soprattutto se da parte degli amministratori c’è la disponibilità di mettersi all’ascolto, certo quello che possiamo fare oggi con tutte le difficoltà che hanno i comuni dal punto di vista economico è limitato perché le risorse sono poche. Con l’entrata in vigore del patto di stabilità anche per i comuni che superano i mille abitanti, quindi anche Costa, siamo ancora più imbrigliati nella macchina amministrativa. Tant’è che sembriamo più degli amministratori di condominio e non degli amministratori veri e propri amministratori che possono dare le linee di indirizzo politico, avere progetti o voglia di fare per la comunità, perché come dicevo le risorse sono limitate. Recuperiamo a questa mancanza cercando di metterci all’ascolto delle esigenze dei nostri cittadini».

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