giovedì 28 marzo 2013

Il nostro anno passato a servizio della società






 


Un anno è già trascorso e per i sei giovani che hanno svolto il servizio civile è stata una occasione di crescita, come hanno testimoniato loro stessi, radunati attorno ai nostri microfoni, da Francesco Casoni, per raccontarci come è andata, nel clima spensierato da ultimo giorno di scuola. A turno, tutti loro erano già stati ospiti in radio ma questa volta si sono trovati tutti insieme per unire le sensazioni, le emozioni provate, le cose imparate in questi mesi.
Il 19 aprile scadrà un nuovo bando per il servizio civile che prevede 104 posti in tutto il Veneto, di cui otto sono previsti in Polesine, grazie al bando promosso dall'associazione Polesine Solidale, ed i sei ragazzi ospiti in radio sono stati i pionieri di questo progetto. Così uno dopo l'alro, Giacomo, Martina, Valentina, Zena, Fabrizio e Michele hanno raccontato la loro esperienza.
Giacomo ha svolto il servizio civile presso due associazioni di volontariato sanitario, Croce Blu Gaiba e croce azzurra Begantino entrambe svolgono trasporto con ambulanze in convenzione con la provicnia di Rovigo. «E' stato un anno molto utile e che mi ha messo alla prova, sia come carattere sia come rapporto con le altre persone». Zena ha invece prestato servizio nell'area povertà in due associazioni che si occupano di accoglienza residenziale, vale a dire Arcisolidarietà che ha sede a Rovigo ed Emmaus che ha sede a Fiesso Umbertiano: «Per me in entrambe le associazioni è stata una attività di ascolto delle persone». Anche Fabrizio ha operato a contatto con la povertà: «Ho svolto servizio alla San Vincenzo de Paoli, dove si raccolgono vestiti da dare alle persone bisognose e alla sera c'è la mensa per i poveri. L'altra comunità in cui ho prestato servizio è Porta Verta». Michele ha svolto il servizio presso la Blu Soccorso di Lusia: «Per lo più le mie attività erano trasporti di persone che avevano bisogno perchè non avevano l'automobile e poi trasporto in convenzione con l'asl». Le loro associazioni si sono impegnate anche nell'emergenza terremoto: «Io nella prima settimana di luglio sono andato a Mirandola dove ho prestato una settima di servizio in cucina». Valentina si è occupata di anziani: «Ho svolto il servizio all'Auser che non si rivolge solo agli anziani ma si dedica anche al settore culturale, turistico e di attività sociali, organizzando convegni, corsi di formazione per la terza età e poi organizza viaggi e gite per le rassegne teatrali». Martina ha fatto volontariato con i ragazzi disabili e con disagio psichico: «La prima associazione è Pianeta Handicap che si dedica alla disabilità e l'altra è l'Aitsam che è l'associazione di tutela della salute mentale. Con Pianeta handicap ho collaborato prevalentemente con il laboratorio di ceramica e durante i weekend svolgevamo dei gruppi appartamento, dove i ragazzi stavano in autonomia. L'Aitsam invece ha una bottega dell'usato a Santa Rita e lì si selezionano dei vestiti usati e si mettono in vendita a prezzi quasi inesistenti. Questa attività serve per sostenere le altre attività dell'associazione». 
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martedì 26 marzo 2013

Prima puntata di Arab Rovigo


Nella prima puntata di ArabRovigo, Valentina e Dounia ci presentano la nuova iniziativa promossa dall'associazione Casa Marocco in onda sulle nostre frequenze ogni Martedì alle ore 11.00, il mercoledì notte alle 2.00, il venerdì alle 17.10 e la domenica notte all'1.00.
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mercoledì 20 marzo 2013

Presentato ArabRovigo

Radio Kolbe parla arabo. O meglio parla anche l’arabo, grazie al progetto ArabRovigo, promosso dall’associazione Casa Marocco, in collaborazione con la nostra emittente, con il patrocinio della Provincia di Rovigo e dei comuni di Rovigo, Badia Polesine, Lendinara e Trecenta. E con la partnership dell’Auser e di Arcisolidarietà.
Si tratta di una rubrica radiofonica in onda su Radio Kolbe, in due lingue italiano e arabo. Botta e risposta su varie tematiche, per fare conoscere le leggi italiane agli stranieri ma anche le diverse culture e tradizioni del paese di origine e di quello in cui gli immigrati sono ospitati. Il progetto è stato presentato ieri pomeriggio negli studi dell’emittente diocesana dal direttore don Bruno Cappato, dalla presidente della Associazione Casa Marocco Dounia Machkour e da Valentina Tienghi che con Dounia condurrà la rubrica. Sono poi intervenuti il Vescovo della nostra diocesi mons. Lucio Soravito de Franceschi, il vice presidente della Provincia di Rovigo, Guglielmo Brusco, l’assessore provinciale all’immigrazione Leonardo Raito, l’assessore ai servizi sociali del Comune di Rovigo Federico Saccardin e l’assessore del Comune di Lendinara Federico Amal. “La nostra radio è nata come una radio di servizio, con un intento fraterno - ha detto don Bruno – sullo spirito di Padre Massimiliano Kolbe, da cui prende il nome. Questa iniziativa che si rivolge agli immigrati nasce da una serie di input venuti dagli immigrati stessi che chiedevano dai mezzi di comunicazione una maggiore attenzione alla loro famigliarità, per una migliore integrazione. Questo Radio Kolbe cerca di fare per dare una possibilità agli immigrati ma anche agli italiani perché conoscendoci di più si vive anche meglio insieme».
«Il progetto Arab Rovigo – spiega Dounia – prevede la promozione di una cultura di reciproco rispetto e di convivenza tra le comunità italiana e immigrata, senza condizionamenti per l’appartenenzaa credi religiosi diversi e a ideologie di diversa natura. Ed anche per valorizzare la donna Araba in generale e Marocchina in particolare. In questo progetto intendiamo realizzare una serie di puntate, invitando esperti, famiglie italiane e di immigrati, sarà quindi aperta a tutti, anche ad altre associazioni. Parleremo di vari argomenti, salute, benessere, usi e costumi, musica, ci saranno anche incontri ed inoltre è previsto un centro di ascolto a Lendinara».
«Ritengo che questo progetto sia importante – ha evidenziato il Vescovo – perché si pone nella ricerca dell’obiettivo di arrivare a vivere insieme, italiani e immigrati, senza che questi abbiano a rinunciare a quello che sono, convivendo insieme nella diversità. In modo che si realizzi quello che io chiamo con un linguaggio cristiano, “il miracolo di Pentecoste” che è quello dell’unità nella diversità ed è quello che penso faccia questo servizio radiofonico, che prevede un dialogo tra il mondo arabo e quello cristiano. Credo che l’importante sia mettersi in ascolto gli uni con gli altri perché solo dall’ascolto nasce il dialogo e dal dialogo per poi là dove è possibile passare alla collaborazione per costruire un mondo più giusto, una società unita, pacifica, un mondo dove le varie etnie, lingue e razze formino una sola famiglia».

Il vice presidente della Provincia Brusco ha affermato: «Credo che il Polesine sia una terra in grado di vivere bene con gli immigrati che sono venuti ad abitare qui e penso che questa rubrica sia utile anche perché magari possiamo imparare un po’ di arabo»
Il grande spirito di accoglienza del Polesine è stato evidenziato anche da Leonardo Raito: «Se una radio è stata in questi anni un punto di riferimento, per i cittadini italiani, come ha sottolineato don Bruno, credo che potrà essere un punto di riferimento per i nuovi concittadini che arrivano dall’estero, secondo la capacità di accoglienza che ha il nostro territorio» .
Valori dell’aiuto e della solidarietà messi in evidenza anche dall’assessore Saccardin: «E’ un progetto che ci aiuta a crescere nel servizio verso gli altri. Quello che siamo chiamati a fare su questa terra, il nostro impegno più importante deve essere infatti quello di aiutare gli altri, soprattutto quelli che sono in difficoltà». Sono poi intervenute alcune mediatrici culturali e Aziz imprenditore Marocchino di Bassano del Grappa e la scrittrice macendone Olivera. La rubrica andrà in onda sulle frequenze di Radio Kolbe da martedì prossimo, 26 marzo con i seguenti orari: martedì ore 11.00, venerdì ore 17.10, e di notte al sabato alle ore 1.00 e il  giovedì alle ore 2.00.
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martedì 12 marzo 2013

Chiara e Angela studentesse..... sulla notizia


Gli ascoltatori che seguono la nostra rubrica di informazione locale: "La radio informa", avranno notato che oltre alla voce del sottoscritto, ci sono anche due nuove voci femminili.  Sono quelle di Chiara e di Angela, che stanno svolgendo un periodo di stage prestando il loro servizio sia per il settimanale sia per la radio. Ed in radio hanno avuto modo di vedere e di dedicarsi in prima persona alla lettura delle notizie di cronaca locale, prendendo spunto dai quotidiani locali. Per loro sicuramente sarà un bel ricordo da raccontare ai compagni di classe al loro ritorno sui banchi. E augurandoci di averle in futuro ancora tra i nostri collaboratori, auguriamo un  in bocca al lupo per il prosieguo dei loro studi.

Ricordo di Antonio Zuccolo


Lunedì scorso, noi della radio e del giornale abbiamo partecipato alla Santa Messa che si è tenuta presso la nostra sede dedicata ad Antonio Zuccolo, storico conduttore della rubrica Voce Francescana. Erano presenti alla celebrazione eucaristica presieduta dal nostro direttore don Bruno Cappato, la moglie Evodia, ed alcuni famigliari. Don Bruno durante l'omelia ha ricordato la dedizione, la passione che Antonio ha avuto per la radio come strumento di annuncio del Vangelo. «Fino alla fine, - ha detto don Bruno - anche se anziano e ammalato, Antonio non ha mai fatto mancare la sua partecipazione alla radio, e sono convinto che anche oggi lui si ricorda di noi e ci è vicino».

Il MLAC contro le aperture domenicali


Domenica 17 marzo,sul sagrato di molte chiese della nostra diocesi saranno presenti dei banchetti del Mlac, il movimento dei lavoratori di Azione Cattolica. Saranno lì per sostenere la campagna “libera la domenica”,  contro le aperture dei centri commerciali alla domenica, ideata dalla Confesercenti con il sostegno della Cei.
Per parlarci di questa iniziativa è stato ospite a Ponte Radio, Andrea Padoan segratario diocesano del Mlac: «La legge Salva Italia – ha detto Andrea – ha permesso agli operatori commerciali libertà di iniziativa per quanto riguarda gli orari di apertura e di chiusura dei negozi. Si è creduto che la liberazione degli orari potesse curare gli effetti di questa crisi economica, invece gli effetti collaterali di questa medicina sono peggiori dei potenziali benefici prodotti. Secondo un recente monitoraggio prodotto da Regione Veneto e da Unioncamere Veneto per il 70% degli operatori della grande distribuzione l’aumento dei costi non sarà compensato da un aumento delle vendite. Si è visto che il fatturato non aumenta ma viene solo spalmato sui sette giorni. Dunque le aperture domenicali non hanno sortito i benefici sperati. Non si è verificato neanche un aumento dell’occupazione perché ogni esercizio commerciale ha affrontato questa apertura con le risorse che già aveva scaricando sugli addetti, sui dipendenti il peso di tutto questo. Lo scopo di questa nostra iniziativa è quindi di fare capire alle nostre comunità quali sono i risvolti negativi dei nostri consumi fatti di domenica. Il riposo ha un significato religioso ma anche antropologico. Riposarsi di domenica non è la stessa cosa di riposarsi per esempio il mercoledì. Un giorno in cui magari l’altro coniuge è a lavoro e i figli sono a scuola. Riposare e celebrare la festa sono momenti per celebrare la comunione in famiglia e per noi cristiani è anche partecipazione alla vita del Signore risolto. Negli altri stati d’Europa nessuno prevede tante aperture come in Italia. In Germania per esempio, uno stato che prendiamo sempre come riferimento i negozi non sono mai  aperti di domenica, salvo pochissime deroghe demandate poi alla discrezione dei singoli Lender. 
Insomma come dice Padoan, questa è una battaglia umana, sociale ed economica. L’intervista è anche servita per parlare del Movimento dei Lavoratori di Azione Cattolica, nato a livello nazionale nel 1936.  «Il Mlac costituisce l’espressione missionaria dell’AC nel mondo e vuole essere uno strumento di promozione cristiana nel mondo del lavoro, nella società e per promuovere la pastorale legata all’ambiente, è un movimento intergenerazionale ed interprofessionale. Nella nostra diocesi è stato costituito con il congresso del febbraio del 2010. Lo scorso anno ha organizzato sempre in occasione della festa di San Giuseppe un convegno dedicato alla conciliazione dei tempi di vita e del lavoro».
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Quaresima tempo di Conversione


Convertirsi significa andare contro corrente. E la corrente che caratterizza i nostri giorni è quella della superficialità, dell’illusione, dell’incoerenza. Convertirsi significa lasciarsi guidare dalla parola di Dio. Eppure la conversione non è una semplice decisione che prende una persona, ma è una scelta di fede che coinvolge interamente. E’ cambiare totalmente direzione nel cammino della vita. Con queste premesse tratte da una udienza di Papa Benedetto XVI è iniziata la puntata di “Missione è …” dedicata appunto al terma della conversione e che ha avuto come ospiti il diacono don Lorenzo Realdon dell’Ufficio missionario diocesano, Gabriella, Marco e Francesco che presso il centro ricreativo della Parrocchia di Villadose, lo scorso 17 febbraio hanno vissuto una giornata particolare di fede, partecipando alla giornata di preghiera: “Convertiti all’amore di Dio”, organizzato dai Messaggeri di Speranza, di cui don Lorenzo è il responsabile. «L’obiettivo di questa giornata era quello di offrire a molte persone, all’inizio della Quaresima, l’opportunità di interrogarsi sul senso di questo periodo forte dell’Anno Liturgico in cui tutti siamo chiamati alla conversione.  In questo tempo dobbiamo lasciare spazio a Dio, dobbiamo lasciare a Dio lo spazio per entrare nel nostro cuore». L’incontro è stato animato dalla comunità dei Frati del Mandorlo: «E’ una comunità di frati minori che vive ad Isernia – ha spiegato Gabriella – è una comunità che comprende anche laici, famiglie e vivono tutti assieme, il loro responsabile è Padre Roberto Basilico, che fino a poco tempo fa faceva anche l’esorcista e che adesso fa un percorso per giovani coppie, sposate o fidanzate, per fare scoprire loro la gioia del cristianesimo». Per Francesco: «Dobbiamo chiedere a Dio di aiutarci ad incontrarlo, ma solo aprendo uno spiraglio nel nostro cuore possiamo capire quanto il Signore ti ama. Il viso del convertito si vede subito perché dal suo viso traspare la gioia piena. Il convertito affronta la quotidianità con un nuovo entusiasmo».
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martedì 5 marzo 2013

I giovani incontrano la musica grazie alle Acli

 “Sa di musica” è il progetto promosso dalle Acli a favore dei giovani. A presentarlo in radio, ai microfoni di Radio Volontariato, rubrica curata dal Centro Servizi per il volontariato di Rovigo, sono intervenute Alessandra, Ilaria, Patrizia e Sara che hanno spiegato come è nata questa idea e le caratteristiche del progetto, rispondendo alle domande di Francesco Casoni. Prima però c’è stato il momento delle presentazioni ufficiali: «Le Acli sono l’Associazione Italiana Lavoratori Cristiani – ha spiegato Alessandra - quindi si tratta di un insieme di associazioni ed è un’associazione di promozione sociale: si passa dai servizi come il patronato, Caf, quindi servizi al cittadino,  a tutta una seria di attività sociali promossi dai circoli del territorio provinciale. Però le Acli si rivolgono ai giovani che è una categoria di cui si parla tanto ma che è snobbata e sottovalutata. E ci siamo accorti che mancano servizi per i giovani, per questo li abbiamo voluti come destinatari del nostro progetto».  Gli stage saranno diversi: il primo sarà il 23 marzo alle ore 16 alla sala Gran Guardia ed avrà come titolo “Percoraçao”.  Vuole essere una esperienza espressiva che unisce il movimento del corpo alle percussioni. L'obbiettivo e' di creare un percorso imparando ritmi contaminati dalla tradizione brasiliana e africana, percuotendo strumenti legati sia alla tradizione che alla contemporaneità.  Un altro stage inizierà il 2 aprile  alle 18 presso sala ricreatorio parrocchia di S. Francesco, si tratta di iOS music: iPad e IPhone, nuovi strumenti musicali” con Andrea Bedendo – elettronica. Inizierà invece sabato 6 aprile alla sala della Gran Guardia alle ore 18 lo stage dal titolo “Uku@lab” ukulele e voce con gli Ukulele Lovers e Federica Baccaglini. Per chi vuole imparare suonare la chitarra elettrica il primo incontro dello stage “Infatuati di effetti” condotto da Roberto Civinelli, si svolgerà  sabato 13 Aprile ore 16.30 presso sala ricreatorio parrocchia di S. Francesco. Inizierà sabato 20 Aprile lo stage “l’arrangiamento visto dal basso” con Alessandro Zaia il primo incontro è in programma alle 16 presso sala Gran Guardia infine l’ultimo corso si intitola “Voce e corpo: improvvisare divertendosi” con Maria Mazzullo il cui primo incontro è previsto sabato 4 Maggio alle 15 in Gran Guardia.
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