martedì 2 ottobre 2012

Terzo incontro con Luciano Bonvento



Andrà in onda la prossima settimana il terzo incontro della serie Ritratto d’autore, con il poeta Polesano Luciano Bonvento. Questa volta Luciano Bonvento, guidato da don Bruno, farà un percorso sul tema della tradizione religiosa.  Tantissime sono le poesie dedicate che il poeta ha dedicato a questa realtà. Per esempio c’è una poesia  intitolata “i oci del Signore”, gli occhi del Signore e leggendo il testo si scopre che sono le lucciole che nella stagione estiva di sera appaiono nei prati lungo le strade di campagna ed invece legata alla stagione invernale c’è la poesia “Il Cristo delle broseme”, un tipo di espressione che si riferisce alla sofferenza e la broseme che sono l’immagine del rigido inverno. Quindi aldilà delle poesie strettamente religiose, ci sono tanti testi che pur parlando di altri argomenti riconducono sempre alla religiosità. Si è partiti dal binomio fede e povertà, perché la fede è sostegno nei momenti di difficoltà come spiega lo stesso autore nella sua poesia “Ghe sta un tempo”. Quello di Bonvento, come ha ricordato E’ un rapporto con la fede, fresco, naturale, costruito sulla tradizione ma che però era fonte di consolazione: “i poveretti andranno tutti in Paradiso” dice il poeta. La fede è semplice e immediata, come nella poesia “la preghiera d’un putìn poareto”. Bonvento usa termini come il “leto de scortofie” che nel linguaggio odierno non sono più utilizzati. E poi un’altra poesia che esprime la semplicità è quella di Un uomo semplice che parla con Dio che ricorda il suo primo incontro con Dio quando ha fatto la prima comunione e poi un secondo incontro quando l’ha invocato affinché gli concedesse un figlio e più avanti un altro incontro ancora che gli concedesse quanto basta per vivere in maniera dignitosa. Poi legato alla fede c’è il ricordo del Natale, a cui Bonvento ha dedicato diverse poesie. ASCOLTA LA PUNTATA

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